Dimissioni e preavviso: tutto quello che devi sapere

Cos’è il preavviso

il tempo minimo che devi rispettare tra le dimissioni e l’ultimo giorno di lavoro. Serve a tutelare il datore e a consentirgli di riorganizzarsi.

La durata del preavviso

Dipende da:

  • Contratto collettivo (CCNL)

  • Livello di inquadramento

  • Anzianità

In media:

  • Operai: 8-15 giorni

  • Impiegati: 30-60 giorni

  • Dirigenti: 60-90 giorni

Cosa succede se non lo rispetti?

Il datore può trattenerti un’indennità equivalente ai giorni mancanti.

Quando puoi evitare di dare il preavviso?

Con le dimissioni per giusta causa, ad esempio:

  • Mancato pagamento stipendio

  • Molestie sul lavoro

  • Comportamenti gravi del datore

Come dare le dimissioni: la procedura pratica

  1. Preparare la lettera di dimissioni
    Prima di tutto, devi scrivere una lettera di dimissioni formale, in cui dichiari la tua volontà di interrompere il rapporto di lavoro, rispettando il preavviso previsto dal contratto.
    — Sul nostro sito trovi un modello fac-simile di lettera di dimissioni che puoi scaricare e personalizzare facilmente.

  2. Modalità di invio
    Per avere una prova legale dell’avvenuta comunicazione, è importante consegnare le dimissioni in modo tracciabile. Puoi:

    • Inviare la lettera tramite raccomandata con ricevuta di ritorno (RAR) all’indirizzo del datore di lavoro;

    • Utilizzare la Posta Elettronica Certificata (PEC), se disponibile, inviando la lettera all’indirizzo PEC aziendale;

    • Consegnare personalmente la lettera in busta chiusa, chiedendo una ricevuta firmata dal datore.

  3. Tempi di decorrenza
    Il preavviso inizia a decorrere dal giorno successivo alla ricezione della lettera. Assicurati di rispettare i termini indicati nel contratto o nel CCNL per evitare penali o trattenute.

  4. Cosa fare dopo aver dato le dimissioni
    Durante il periodo di preavviso continua a lavorare regolarmente, salvo diversa indicazione del datore o accordi particolari.
    Puoi chiedere un certificato di servizio e il saldo delle spettanze al termine del rapporto.

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Il datore può modificare l’orario di lavoro senza consenso?

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